Spazio 32 (CARISPEZIA)
Le cose in-misurabili
Che cosa si può misurare e cosa no? Quali sono le grandezze, le intensità e i confini di ciò che sentiamo? La serie “Le cose in-misurabili” – piccole illustrazioni in inchiostro e matita su legno - racconta tutto quello che non si può misurare con un metro: “il silenzio dopo essere stati lasciati”, “la fragilità dei pretesti accumulati”, “il tepore del sospiro di sollievo” o lo “sforzo per allontanare l’odio”.
Scrive Daniele Astrologo Abadal, responsabile scientifico della Biennale Giovani di Monza, nel libro d’autore dedicato alla serie – che per l’occasione sarà in vendita grazie alla collaborazione della libreria “Liberi tutti” –: “Non importa adottare strumenti di precisione o ricorrere a calcoli complessi. Il misurare veicola quella tensione interiore che porta ad individuare ed abbracciare una certa condizione dell’essere. Si schiude così una dimensione esistenziale, una serie di stati d’animo che trascolorano nell’arco della vita. Ayumi li coglie in disegni che, moltiplicandosi, divengono pagine di un diario intimo, anche se universale, aperto a tutti”.
La poesia del coccio
Decorate con acrilici e matita, le 17 opere della serie sono realizzate su cocci in ceramica “Bizen”, materiale tradizionale prodotto da oltre mille anni nell’omonima città nella prefettura di Okayama, che rappresenta uno dei 6 stili antichi di ceramica giapponese. Le sue caratteristiche sono l'assoluto non utilizzo di vernici e l'infiammazione ossidante che compatta rigidamente il prodotto con un forte gusto e colorazione rossa, creando prodotti dalla fantasia sempre diversa. Varie opere della serie sono state esposte quest’anno a Inbe, nella prefettura di Okayama, durante l’evento culturale “Discovery Bizen 2016”.
“Conosco la ceramica Bizen da quando era bambina,” afferma Ayumi Kudo, “normalmente in casa si usavano quotidianamente oggetti fatti con questo tipo di ceramica. Da sempre mi ha affascinato la sua superficie e il suo colore e le forme che le vengono date. Guardando un oggetto di ceramica Bizen immagino di paragonarlo a un uomo e alla sua personalità, quando prelevo un coccio dall’oggetto originale penso di prendere una parte del pensiero dell’uomo. Quando prendo in mano un coccio, lo studio in tutta la sua particolarità, guardandolo e lavorandolo imparo a conoscerlo e spontaneamente nasce l’immagine che andrò a dipingere sulla superficie”.
La mostra sarà visitabile fino al 28 gennaio 2017, dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00 e il sabato dalle 16.00 alle 19.00.
In parallelo, presso gli spazi espositivi della Fondazione Carispezia (Via Domenico Chiodo, 36 – La Spezia) dal 16 dicembre 2016 al 5 marzo 2017 sarà allestita la mostra “SEVEN JAPANESE ROOMS. Fotografia contemporanea dal Giappone”, dedicata a sette tra gli artisti più rappresentativi del panorama artistico giapponese - Tomoko Kikuchi, Chino Otsuka, Lieko Shiga, Risaku Suzuki, Koji Onaka, Toshiya Murakoshi e Chikako Yamashiro. Inoltre, venerdì 16 dicembre, in occasione dell'inaugurazione dell'esposizione promossa dalla Fondazione Carispezia, sarà presente Michiko Kasahara, Chief Curator del Tokyo Museum of Photography, che sabato 17 dicembre, sempre negli spazi di Fondazione Carispezia, terrà una lecture dedicata alla fotografia giapponese (prenotazione obbligatoria).
Info: https://www.facebook.com/events/1621639754806274/
Le iniziative di Spazio 32 dedicate al Giappone – di cui si celebra quest’anno il 150° Anniversario dei rapporti con il nostro Paese – proseguiranno nel corso del mese di dicembre e a gennaio con due nuovi appuntamenti dedicati ai film d’animazione - le proiezioni dei film “La storia della principessa splendente” di Isao Takahata, lunedì 19 dicembre alle 18.00, e di “Si alza il vento” di Hayao Miyazaki, mercoledì 11 gennaio 2017, sempre alle 18.00. Seguirà, giovedì 19 gennaio, la presentazione del libro “The sushi game – guida banzai alla cucina giapponese” (Terre di mezzo Editore, 2016) di Francesca Scotti e Alessandro Mininno.